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Ge.M.M.A. anche, o solo, per il vostro sito internet

Perseguendo l'obiettivo di fornire un servizio completo ai nostri clienti e convinti dei benefici che un'attività economica può ottenere con una gestione il più possibile integrata delle necessità e delle funzionalità aziendali, abbiamo inserito nella nostra soluzione di gestione aziendale completa via Internet (GeMMA) anche la possibilità d'allestire e gestire un proprio sito web.

Il modulo d'estensione per realizzare e gestire il vostro sito web aggiunge al vostro software le funzioni di un CMS (Content Management System = sistema di gestione dei contenuti). Per coloro che volessero entrare più nel dettaglio, nel paragrafo seguente ("CMS, preparare un sito, domini e come scegliere il vostro nome Internet") illustriamo la logica di funzionamento di un CMS generico, seguita dalle indicazioni di quanto è necessario fare e sapere quando si decide di dotarsi di un proprio sito web.

I vantaggi in termini di praticità e risparmio di tempo nell'avere tutto quanto riguarda la vostra attività sotto mano sono evidenti.

Forse è meno immediato coglierne altri, tipo l'innalzamento del livello di sicurezza anche del vostro sito, perché tutti i meccanismi studiati per proteggere il delicato software aziendale vengono anche applicati alla gestione del sito, e non è cosa trascurabile, viste le ripetute violazioni, di cui si sente parlare sempre più spesso, ai danni dei più diffusi software di gestione siti (CMS).

Un altro beneficio unico deriva da fatto che la gestione aziendale di GeMMA riguarda tutti i livelli di permesso, ossia, le funzioni per il personale interno, quelle per i collaboratori esterni, quelle per i clienti registrati ed infine quelle pubbliche, in pratica il sito web. Questo vi consentirà di vedere in vostro sito web in un'ottica nuova, ossia, non solo come la vostra presentazione al mondo, ma anche come uno strumento centralizzato di documentazione interna, in quanto potrete creare delle pagine visibili solo da chi possiede determinati permessi d'accesso, creando ad esempio pagine riservate da condividere solo all'interno dell'azienda o anche solo per una parte di dipendenti, o pagine con indicazioni e documentazione visibile solo dai vostri collaboratori esterni, nelle quali potrete indicare le vostre richieste, le regole del rapporto con voi, o con le quali condividere informazioni aziendali che riterrete possano essere loro d'aiuto per svolgere meglio il loro lavoro per voi.

Siccome uno dei principi base nello sviluppo del nostro progetto è di centralizzare al fine d'evitare duplicazione di dati e di conseguente lavoro umano, in GeMMA la particolarità della funzionalità appena illustrata è che l'assegnazione dei permessi per la lettura di contenuti, non è solo disponibile a livello generale di pagina, ma, senza duplicare documentazione, potete nell'ambito della stessa pagina, assegnare dei permessi di lettura a blocchi di testo, creando così un unico documento che verrà visto in modo differente in relazione ai permessi d'accesso al sistema di chi legge.

 

CMS, preparare un sito, domini e come scegliere il vostro "nome Internet"

 

Normalmente ci si riferisce ad un CMS intendendo un software sviluppato con tecniche di programmazione web, installato su un server web, il cui compito è facilitare la gestione dei contenuti di siti web, evitando al proprietario/gestore del sito di dover conoscere tecniche di programmazione web.

Iniziando ad usare un CMS bisogna comprendere la differenza tra contenuti ed aspetto/struttura (layout) del sito, perché i primi sono facilmente modificabili dal proprietario/gestore del sito, mentre, in genere, per modificare i secondi bisogna ricorrere ad un tecnico. Per esemplificare, quando si parla di contenuti s'intende: dati e informazioni in qualsiasi forma, testo, immagini, audio o video, che vengono inseriti nelle pagine già strutturate con un aspetto esteriore definito in fase iniziale dal tecnico che ha "disegnato" il sito. Per cui, quando si parla di struttura s'intende: impaginazione, formattazione, architettura, sezioni, gerarchia e privilegi dei ruoli.

Promemoria delle operazioni da attuare con il cliente per organizzare il lavoro di progettazione, sviluppo e consegna del suo sito web.

  • Decidere il nome che si vorrebbe dare al proprio sito (nome dominio) e controllare se è libero nel web. Decidere anche se si desidera possedere uno o più nomi, con differenti estensioni (.it, .com, .eu, ecc…). In merito a questo punto, solo apparentemente semplice, forniamo, a seguire, una spiegazione dettagliata per scegliere nel modo migliore il proprio nome in Internet.
  • Autorizzare l'acquisto di uno o più nomi/domini (ogni nome/dominio acquistato ha un costo di circa 10 € l'anno), chi acquista il dominio impedisce che altri ne possano usare il nome acquistandolo a loro volta. Obbligatoriamente bisogna anche definire l'acquisto di funzionalità (ad esempio, posta elettronica) e spazio, necessario per ospitare il sito che verrà sviluppato e che corrisponderà, su Internet, al nome acquistato. Serve noleggiare spazio e funzionalità su una macchina (computer) di un internet provider (noleggio hosting: nel nostro caso ha un costo di circa 25 € l'anno). Il costo dell'hosting sarà unico, indipendentemente dal numero di domini acquistati.
  • Concordare la struttura di navigazione del sito, ossia le voci di menu, che corrisponderanno alle varie informazioni che si desidera fornire tramite il proprio sito.
  • Preparare i contenuti che si vorrebbero pubblicare (foto digitali o stampate, menu, logo, storia dell'azienda che si intende promuovere e ogni cosa si ritenga importante rendere nota nel web per caratterizzare la propria attività).
  • Se si hanno documenti digitali preparare due cartelle una con le immagini divise per argomento e una con i contenuti in formato testo divisi per argomento.
  • Concordare la modalità ed i tempi di consegna del sito, del pagamento, e una volta consegnato il sito, decidere insieme alcune date per imparare a gestirne autonomamente i contenuti, caricare immagini, ecc…



Registrazione domini web e nomenclatura

Dominio

Un dominio non è altro che un indirizzo Internet che serve a localizzare un sito web sulla rete, in maniera semplice e veloce attraverso un nome scelto (ad esempio www.tuonome.it). Questo nome viene poi associato ad un indirizzo per così dire "numerico" (IP address), perché tutta la struttura di Internet funziona con numeri e non con nomi.

Indirizzo IP

Un indirizzo IP (IP ADDRESS = Internet Protocol Address = indirizzo del protocollo internet) è il numero identificativo che ogni dominio possiede per essere individuato sulla rete. Non ci possono essere due indirizzo identici così come non possono esistere due domini Internet con lo stesso nome.

DNS

Per rendere trasparente per gli utenti navigatori l'associazione nome<->numero, sono stati creati i DNS (Domain Name Service = server dei nomi), appositi computer sempre connessi ad Internet, che a fronte di un indirizzo numerico (es. 192.18.97.241) associano il nome corrispondente (in questo caso www.sun.com) e viceversa. In tal modo ogni persona che vorrà vedere un dominio/sito non sarà costretta a ricordarne il numero associato, perché questo lavoro verrà svolto dal DNS nel momento in cui il nome verrà digitato nella casella degli indirizzi del Browser.

Prefisso "www." del nome di dominio

Tradizionalmente davanti ai nomi dei domini viene aggiunto il prefisso "www.", questa pratica risale alla vecchia consuetudine d'usare un prefisso che identificasse il tipo di servizio Internet che veniva richiesto al server (per delucidazioni tecniche leggere alla pagina "Vantaggi di Internet" il paragrafo "Nomenclatura"), che corrispondeva anche alla tipologia di server che veniva interpellato. Ad esempio, "www" era una richiesta del servizio web (pagine web), "ftp" del servizio FTP (file = File Transfer Protocol) ad un server FTP, "mail" per un server SMTP (posta elettronica), "dns" per un server DNS (risoluzione dei nomi), ecc...

Essendo poi venuta meno la singola specializzazione dei server, ed essendo anche sottinteso che l'operazione più diffusa e comune, la navigazione web, avviene servendosi del servizio web di Internet sta diventando d'uso normale definire dei domini raggiungibili senza il prefisso "www.". Anzi, nelle recenti indicazioni degli standard web, specie in relazione allo sviluppo di applicazioni web (Web 2.0), è addirittura sconsigliato, per rendere gli indirizzi più facilmente pronunciabili e compatti, visto il largo uso che se ne fa in mobilità e quindi su schermi piccoli.

Normalmente, in modo standard, i provider presso i quali si registrano i nomi di dominio li rendono raggiungibili con il prefisso "www.", però è anche possibile, tramite un parametro di configurazione (il virtualhost), rendere accessibile il proprio sito web anche senza aggiungere il prefisso "www." al proprio nome di dominio. Per accedere, ad esempio, al sito con nome di dominio "propriodominio.com" si potrà puntare sia all'indirizzo "www.propriodominio.com" che all'indirizzo "propriodominio.com".

Noi consigliamo di rendere il dominio raggiungibile sia con che senza prefisso "www.", per non perdere alcun tentativo d'accesso del pubblico, sarà poi vostra cura pubblicizzare il vostro nome dominio, indicandolo senza prefisso "www.", aggiungendo a vostro piacere la nota: "... ci trovate in Internet all'indirizzo miodominio.com (con o senza prefisso www.)".

Protocollo: "http://" ed "https://" davanti ai nomi di dominio

A volte trovate davanti agli indirizzi dei siti web una sigla separata da "://" (es. http://miodominio.com). Essa rappresenta il protocollo di comunicazione che si stabilirà tra il vostro computer (client) ed il server web che vi fornirà la pagina/funzione richiesta. Il protocollo definisce le regole della comunicazione, affinché i due computer possano comprendersi correttamente. Alcuni esempi di sigle di protocollo sono: "http", "https" o "ftp".

Non è nostra intenzione parlare dei protocolli, ma solo illustrarvi la differenza tra siti web che usano il protocollo standard "http" e quelli che usano quello protetto "https", "s" sta per "secure", riferendosi ad una comunicazione sicura (https = HyperText Transfer Protocol over Secure socket Layer).

HTTPS viene utilizzato per garantire trasferimenti riservati di dati nel web, in modo da impedirne o renderne vana, l'intercettazione. In pratica viene creato un canale di comunicazione criptato tra il client e il server attraverso uno scambio di certificati. Questo tipo di comunicazione garantisce che solamente il client e il server siano in grado di conoscere il contenuto della comunicazione.

Cosa c'è dopo il nome del dominio? Le pagine che compongono il sito web.

Avendo illustrato la corrispondenza "nome dominio = sito web", a questo punto ci si potrebbe chiedere: ma se un sito web è composto da molteplici pagine, come fanno a stare tutte dietro un unico nome e ad essere anche singolarmente richiamabili dal Browser? Semplice, di questo si occupa quello che viene scritto dopo il nome del dominio. Senza entrare nel merito della sua sintassi, che può essere molto variabile, possiamo pensare che ogni pagina del nostro sito avrà un suo identificativo o nome mnemonico, univoco all'interno del sito, con cui può essere richiesta. L'unica notazione sintattica costante è che dopo il nome del dominio c'è sempre una barra "/", prima di trovare la stringa che consente di puntare ad una pagina specifica.

"Livello" dei domini

I nomi dei domini possono essere composti da più "parole" separate dal carattere punto. Contando il numero di parole possiamo suddividere i domini in 4 livelli.

Ecco un esempio: http://www.dominioweb.net, l'estensione "net" è il 1° livello, il nome che la precede (dominioweb) è il 2° livello, quindi, tutti i domini che conosciamo in Internet sono definiti domini di 2° livello, in quanto i domini di primo livello non esistono autonomamente nella rete Internet.

Il 1° livello non può avere un valore arbitrario, come invece può essere per il 2°, deve appartenere ad un insieme mondialmente definito e riconosciuto, ed identifica o una categoria o, più normalmente, è associato ad un'area territoriale (uno stato) ed identifica un codice univoco caratterizzante del territorio, chiamato "internet country code top level domain" (ccTLD). In pratica può essere visto come il codice della nazione per quello che è il "mondo" Internet.

Un dominio di secondo livello si presenta in questo modo: <2°-livello>.<1°-livello>

Un dominio di terzo livello si presenta in questo modo: <3°-livello>.<2°-livello>.<1°-livello> (es. nomescelto.dominioweb.net).

I domini di terzo livello sono anche detti sottodomini e spesso erroneamente vengono appellati come domini di secondo livello, perché, sempre erroneamente, quando ci si riferisce ai domini "normali", composti da un nome ed un'estensione, li si intende di primo livello anziché di secondo. Vengono tipicamente usati per sviluppare siti che dipendono, a livello logico, da uno principale (quello di secondo livello). Ad esempio, una grande azienda che si occupa di molteplici prodotti potrebbe decidere d'avere un sito per ogni categoria merceologica. O ancora, un azienda con diverse sedi, potrebbe decidere di dotare ogni sede di un suo autonomo sito, ma sempre sotto il dominio principale.

Un dominio di Quarto livello si presenta in questo modo: sub-nomescelto.nomescelto.dominioweb.net

I domini di quarto livello sono prevalentemente usati da enti pubblici, tipo i comuni, che, ad esempio, usano per il 4° livello il nome della funzionalità del sito (tipo "comune"), per il 3° livello il nome del comune e per il 2° livello il nome della provincia.

I motori di ricerca, nel loro lavoro d'indicizzazione, considerano i domini tutti allo stesso modo, indipendentemente dal loro livello.

TLD (il primo livello dei nomi dei domini)

Un TLD (Top Level Domain) è la parte finale di un dominio Internet (es.: .IT, .COM, ecc...). Tale suffisso può indicare l'appartenenza ad una certa area geografica (es. .IT = Italia) o ad un certo tipo di categoria o associazione (es.: .COM = categoria commerciale; .NET = network; .ORG = organizzazione). Ad ogni TLD corrisponde uno o più organismi preposti alla gestione del TLD nell'area geografica scelta; il TLD italiano è gestito dalla Registration Authority Italiana (Registry).

I suffissi/estensioni più usati ed il loro significato

In conseguenza dell'enorme incremento delle attività economiche e non che entrano nel mondo Internet, sono via via rese disponibili nuove estensioni per definire i nomi dei nuovi domini. Non essendo ovviamente possibile aumentare le estensioni già disponibili associate a territori e nazioni, sono state introdotte e sono in continuo aumento nuove estensioni tematiche o riferite a sub-territori (regioni, provincie, ecc...).

Nel seguente elenco illustreremo le estensioni storicamente più usate, lasciando i suggerimenti sulle nuove estensioni tematiche alle richieste specifiche che avremo dai nostri clienti.

.com

questa estensione è praticamente la più diffusa al mondo. Un tempo identificava il carattere commerciale di un'attività online ed in particolare la sua "americanità". Oggi è indistintamente utilizzata in tutto il mondo. Questo causa la scarsità di nomi disponibili volendo usare questo suffisso.

.biz

è il primo ambiente su scala mondiale dedicato esclusivamente alla comunità imprenditoriale (.biz significa business). Possono essere utilizzati solo per un "bona fide business or commercial use".

.cc

è un'estensione usata analogamente a .com. Il vantaggio nell'utilizzare questa tipologia di dominio è che essendo un'estensione "giovane", come scopo commerciale, c'è molta più possibilità di trovare un nome libero. Territorialmente è associata alle Isole Cocos e Keeling, un territorio dell'Australia, però è gestita dalla VeriSign Inc. che lo promuove come "the next .com" (il prossimo .com).

.net

questa estensione è la seconda più diffusa al mondo dopo il .com, un tempo si utilizzava per tutti quei siti legati al mondo Internet o delle reti in generale. Oggi è indistintamente utilizzata in tutto il mondo. Questo causa la scarsità di nomi disponibili.

.org

questa estensione è utilizzata spesso per le organizzazioni nel senso più ampio. Oggi è indistintamente utilizzata in tutto il mondo.

.info

è una delle nuove estensioni di tipo generico (gTLD) approvate per venire incontro alla diminuzione di nomi a dominio disponibili nello spazio di nomi ".com", ".net" e ".org".

.eu

è l'estensione dell'Europa.

.it

è un'estensione interessantissima in quanto non solo dovrebbe essere registrata da tutti coloro che hanno un interesse commerciale in Italia, ma anche da chi vuole sfruttare l'assonanza con la terza persona singolare nella lingua inglese (buy.it o sell.it o dream.it, ecc...), oltre a coloro che lavorano in ambito informatico, ossia in "Information Technology" la cui sigla internazionale standard di settore è "IT".

.mobi

è l'estensione che caratterizza la comunità delle aziende del settore della telefonia mobile, o siti pensati appositamente per la consultazione tramite cellulare.

.name

è stata creata appositamente per le persone, fisiche o immaginarie, e doveva avere la struttura <nome>.<cognome>.name, ma attualmente la forma con cui registrare il dominio è libera. Interessante è la registrazione di un dominio con il solo cognome personale, in quanto consente d'immaginare il sito "<cognome>.name" come sito della famiglia e poi creare dei sottodomini o domini di terzo livello per ogni componente della famiglia, strutturandoli con il seguente indirizzo: "<nome>.<cognome>.name". In questo caso anche la gestione degli indirizzi e-mail associati al dominio principale diviene particolarmente interessante, per la facilità con cui tali indirizzi possono essere ricordati; ossia possono essere creati per i diversi componenti della famiglia con la seguente nomenclatura: "<nome>@<cognome>.name".
Ovviamente quanto spiegato con questa estensione, ed i dominio di terzo livello, può essere applicato a qualsiasi altra estensione, mantenendo comunque un alto valore di caratterizzazione personale e mnemonico.

.me

seppure sia un'estensione territorialmente associata al Montenegro, è un'estensione interessante in quanto individua il pronome oggettivo più usato sul web, per creare indirizzi di valore irresistibile, come ad esempio "youand.me" o "notify.me". Oppure, anche in italiano, può essere un'alternativa interessante quando l'estensione .name fosse impegnata.

.in

seppure sia un'estensione territorialmente associata all'India, è un'estensione interessante in quanto può produrre interessanti assonanze e risulta anche associabile a chi opera su INternet.

.co.uk

è l'estensione pensata per tutte le realtà commerciali presenti in Inghilterra, al fine di identificare geograficamente meglio la loro collocazione. Non è possibile registrare direttamente un dominio .uk, ma solo ".co.uk" e ".org.uk".

.org.uk

valgono le stesse considerazioni espresse per l'estensione .co.uk, eccetto il fatto che è indirizzata a organizzazioni e non al commerciale.

.us

è l'estensione ideale per tutti i siti web che hanno a che fare con gli Stati Uniti.

.co

è l'estensione della Colombia (stato della regione nord-occidentale dell'America Meridionale), resa disponibile da luglio 2010. Le particolarità sono che è breve, facile da ricordare, veloce da digitare e simile al più conosciuto .com, ma essendo più recente è molto meno usata ed ha quindi molti più nomi liberi. Secondo ricerche, il 75% dei navigatori associa il termine ".co" ai termini compagnia, società (corporation in inglese) e commercio (commerce in inglese).

.tk

è l'estensione territoriale associata a Tokelau, un territorio della Nuova Zelanda, che essendo una piccola isola, senza bisogno di molti siti internet, ha liberalizzato nel 2001 il dominio .tk, consentendo a chiunque di registrare gratuitamente nomi nel dominio .tk (istituito nel 1997). Ufficialmente la decisione fu presa per fare conosce l'isola e venne concessa l'esclusiva per la commercializzazione alla compagnia privata BV Dot TK, che fornisce servizi accessori professionali a chi vuole tramutare la registrazione gratuita in altro. Inizialmente divenne un modo per avere un indirizzo internet breve per coloro che avevano un sito internet con un indirizzo lungo o composto da più parti (essendo un sottodominio o una pagina del fornitore del servizio), infatti, oltre alla registrazione del nome nel dominio .tk viene reso disponibile il servizio di redirezione su un'altra pagina (usando i server DNS .tk) e recentemente è stato reso possibile anche usare i propri server DNS. L'uso di questa estensione deve essere considerato non professionale, perché può accadere che se viene registrato un traffico giornaliero molto elevato (2.000 utenti circa) il dominio gratuito venga bloccato. I domini gratuiti possono essere registrati per un periodo di tempo compreso tra 1 e 12 mesi e la registrazione può essere rinnovata solo entro i 15 giorni che precedono la scadenza. Il servizio dei domini .tk è disponibile all'indirizzo: www.dot.tk
In seguito all'esperienza del Tokelau, anche altre nazioni hanno reso gratuitamente disponibile su www.dot.tk la loro estensione territoriale. Queste estensioni sono: .ml (Mali dal 2013); .ga (Gabon dal 2013); .gq (Guinea Equatoriale dal 2015); .cf (Repubblica Centrafricana dal 2015).

Caratteri ammessi in un nome dominio

Un nome dominio può contenere:

- le lettere minuscole dell'alfabeto inglese dalla "a" alla "z" (quindi, incluse le lettere j, k, w, x, y);

- le cifre da 0 a 9;

- il segno meno "-" purché non sia né il primo né l'ultimo carattere e purché non ce ne siano due consecutivi (--).

Caratteri non permessi in un nome dominio

Non sono permessi: i segni aritmetici, i caratteri speciali come &,%,£,$,?,ecc..., il segno "_" le vocali accentate, le lettere maiuscole e le parentesi.

Lunghezza minima e massima di un nome dominio .it e .com

La lunghezza minima di un nome dominio .it o .com è di 3 caratteri estensione esclusa. La lunghezza massima è di 63 caratteri estensione esclusa.

Registrare un dominio usando più di un suffisso/estensione

Talvolta per proteggere la propria identità commerciale nel modo Internet può essere raccomandabile registrare il nome che si desidera con più di un suffisso (praticamente comprare più nomi dominio, tanti quante sono le estensioni che si desidera possedere), ad esempio, miaditta.it e miaditta.com. Questo viene fatto per evitare che altri possano in seguito approfittare della notorietà raggiunta dalla nostra attività registrando delle loro similari attività con un nome dominio uguale che differisce solo per l'estensione.

Volendo applicare questo principio bisogna tenere in considerazione che l'acquisto di ogni nome dominio ha un costo ricorrente annuale.

Il consiglio appena esposto, veniva dato prevalentemente in passato, quando il numero di estensioni tematiche era estremamente ridotto, ed allora bastava registrare 2 o 3 nomi dominio per proteggere la propria identità, usando, ad esempio, l'estensione territoriale del paese in cui l'attività economica è collocata, più una o due estensioni tematiche, tipo .com e .net. Ora questa operazione è quasi superflua, per il veramente elevato, e crescente, numero di nuove estensioni, oltre al fatto che le nuove estensioni tematiche costano più di quelle vecchie o delle territoriali nazionali.

Qual'ora si voglia comunque procedere all'acquisto di più di un nome dominio ci si trova davanti ad una serie di scelte di configurazione, noi allestiamo e consigliamo una configurazione di semplice gestione per il nostro cliente e leggermente più laboriosa da allestire dal lato tecnico. Ossia, per il nostro cliente il possesso di più estensioni sarà trasparente, cioè avrà un solo nome dominio di cui occuparsi e da considerare primario, potrà avere tutti gli indirizzi e-mail che desidera con quello specifico nome dominio primario, però per i suoi utenti/clienti renderà disponibili indistintamente gli indirizzi con tutte le estensioni da lui acquistate, questo sia per gli indirizzi web che per gli indirizzi di posta elettronica. Un esempio chiarificatore: supponendo di comprare 2 domini, uno con estensione .it e l'altro .com che verrà configurato come primario, il sito sarà indistintamente visibile sia all'indirizzo web miodominio.com che miodominio.it; il proprietario dei domini consulterà la posta al solo indirizzo qualcosa@miodominio.com, però chi gli scrive potrà inviare a qualcosa@miodominio.com o a qualcosa@miodominio.it e la posta inviata a .it sarà automaticamente reindirizzata e ricevuta sul .com.

Ovviamente questa configurazione è quella consigliata nel caso si comprino più estensioni a scopo tutelativo del nome aziendale e non nel caso siano state acquistate per sviluppare differenti versioni del sito web dedicate a usi o scopi distinti.

Hosting del sito web

Quando un sito web è pronto, per metterlo online, ossia per renderlo visibile in Internet, bisogna caricarlo su un computer che sia costantemente acceso e connesso alla rete Internet, ossia, su un server web. Questo servizio è fornito dagli Internet Service Provider (ISP) e si chiama "hosting" (dall'inglese "to host" = ospitare).

Il contratto di hosting con un ISP ha in genere un costo annuale che dipende dai servizi che comprende e anche questo deve essere considerato un costo fisso e ricorrente per coloro che vogliono mantenere visibile il loro sito in Internet (oltre al costo dei domini). Il costo dell'hosting è unico, non dipende dal numero di domini che si sono acquistati come nomi Internet del sito ospitato nell'hosting.

Per coloro che vorranno leggere un po' di teoria e terminologia generale usata per Internet, i suoi servizi ed i suoi strumenti, suggeriamo la lettura del paragrafo "Nomenclatura" nella nostra pagina "Vantaggi di Internet".

Registry

Il Registry è quella organizzazione che gestisce il database di un determinato TLD (estensione per nomi dominio). Per l'Italia è la Registration Authority Italiana (nic.it), ubicata presso l'Istituto per le Applicazioni Telematiche del CNR a PISA (in Italia al posto dell'appellativo generico Registry viene comunemente usato Authority). Ogni TLD ha infatti un proprio database che serve a verificare tra le altre cose che non vengano registrati a livello mondiale due nomi a dominio identici.

Registrar e Maintainer

Registrar e Maintainer sono due figure professionali analoghe, la seconda è semplicemente una sorta di Registrar-italiano, una realtà specifica per il nostro paese.

Il Registrar è quell'organizzazione accreditata dal Registry alla condivisione del database del relativo TLD. I Registrar sono le attività commerciali che materialmente offrono al pubblico la possibilità d'acquistare nomi dominio con TLD .com, .net, .org, .info e .biz, e dopo ogni acquisto sono autorizzati ad eseguire la registrazione presso il Registry competente (nel relativo database del TLD).

Un Maintainer è un fornitore o provider di servizi di rete che registra nomi a dominio con estensione .it per conto proprio o di terzi, facendo da intermediario tra l'assegnatario del dominio ed il Registro italiano (Registry/Authority), che non si occupa di registrare direttamente domini per conto degli utenti finali.

Admin-c e legale rappresentante

L'admin-c di un dominio è il referente per la registrazione e colui che firma la documentazione necessaria.

Il legale rappresentante è invece colui che ricopre tale ruolo giuridico all'interno dell'organizzazione assegnataria del dominio e viene solo citato nella documentazione.

Spesso le due figure coincidono, quando non c'è corrispondenza, l'admin-c è delegato a rappresentare il soggetto giuridico assegnatario del dominio. In pratica può accadere che se una società compra un dominio, il legale rappresentante del dominio è il legale rappresentante della società, che può delegare un altro membro della società, magari un tecnico, a svolgere il ruolo gestionale di admin-c per il dominio.

Trasferimento di un dominio

Cambio Registrar/Maintainer è il termine tecnico che identifica la procedura di trasferimento di un dominio. Trasferire un dominio significa cambiare Registrar in caso di domini .com, .net, .org, .info, .biz o Maintainer in caso di domini .it. Tale cambio deve essere autorizzato/firmato dall'admin-c del dominio.

Scadenza domini

Un dominio .IT scaduto viene mediamente rimesso in commercio a seguito di un periodo di transizione chiamato NO-PROVIDER-MANTAINER. Questa fase di transizione ha una durata di 3 mesi. Non appena il dominio passa allo status di NO-PROVIDER-MANTAINER il cliente intestatario del dominio viene contattato.

A seguito della scadenza delle tasse di un dominio internazionale (esclusi quindi i domini .IT) il registrar che lo detiene associa al dominio lo status di REGISTRAR-HOLD. Questo status, che dura 30 giorni, indica che il dominio è scaduto. Allo scadere di questo periodo il dominio passa allo status di REDEMPTION-PERIOD, per la durata di altri 30 giorni. Scaduti i termini del REDEMPTION-PERIOD il dominio passa allo status di PENDING-DELETE per ulteriori 5-10 giorni, a seguito dei quali viene rimesso in commercio. In totale quindi occorre attendere circa 65/70 giorni prima che un dominio internazionale sia nuovamente disponibile.

Quando i domini scaduti sono nello stato di attesa, possono essere comprati/riattivati solo dal legittimo proprietario che li ha fatti scadere, pagando però una somma superiore rispetto a quella del rinnovo standard entro i termini.